Quanti ostacoli per arrivare al comunismo?, Quali sono?Come evitarli....

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Staliznev
view post Posted on 4/8/2011, 08:30




Di Staliznev

La confusione aumentà sempre più quando si va a "sinistra"(parlando in termini borghesi), spesso fino a creare un baratro invalicabie a cui i giovani si devono fermare perché non capiscono più dove stanno andando e cosa stanno facendo e cosa stanno sostenendo. Perché aviene questo? Perché il sistema attuale tenta in ogni modo di confondere i giovani sugli argomenti che possono destabilizzare il loro dominio e la loro credibilità! E perché nasce il revisionismo moderno? Proprio a causa di questa confusione, che spinge i giovani a fermarsi e a stabilirsi su una data idea sinistroide, sgangherata, poco teorica e piena di contraddizioni solo perché non riescono a capire ciò che va veramente oltre lo stato di cose attuale, perché sempre più confuso, diffamato e nascosto come un parente poco socievole.

Non c'è da stupirsi e bisogna farsene una ragione, se non grazie a una volontà ben più grande di quella che un giovane possa avere per la politica, uno stimolo per la ricerca e la conoscenza innati e il non rassegnarsi a stare entro i limiti normali proposti (o imposti) dalla politica borghese, nessuno riuscirebbe a comprendere davvero il pensiero comunista, e rischierebbe di incappare in errori volutamente incoraggiati dalla borghesia. E quindi qualora un giovane riuscisse ad avere tutte quelle grandi qualità, quella volontà e capisse ed evitasse gli errori comuni e quelli più difficili da correggere, non potrebbe cheuscirne fuori, si un ottimo compagno e grande comunista, ma questo non potrebbe che avvenire in modo assai lento, quasi a far diventare la situazione i cose attuale stagnante e a far proliferare senza possibilità di reversione ilrevisionismo e la confusione verso la strada che si sta percorrendo.

Una delle prime confusioni che a molti inesperti è comune, per chi si affaccia semplicemente al mondo della sinistra, e quando parlo di sinistra, intendo quella che la borghesia chiama estrema, quella reietta, trattata come paria sociale della politica e dell'economia, è la differenza tra comunismo e socialismo. Cosa banale per chi conosce bene il pensiero, cosa complicata per chi lo ignora, causa le varie forme di sgretolamento politico che ha avuto l'estrema sinistra. Comunismo e socialismo non sono la stessa cosa, ma sono indissolubilmente collegati. Innazitutto, secondo Marx la storia del mondo è basata sull'economia, ed è divisa in fasi. Il socialismo ,secondo la teoria marxista, consiste nella fase che precede il comunismo, fase necessara per l'attuazione di quest'ultimo ma senza senso se non ha come fine questa realizzazione, poiché il progresso e l'obbiettivo della società socialista è l'avanzamento verso il comunismo e il suo miglioramento consiste proprio in quella direzione.

Filosoficamente ma anche concretamente nell'economia e nella politica e così in tutta la scienza, se non si procede si retrocede, così se una società socialista non avanzasse verso il comunismo non potrebbe che tornare al capitalismo. Detto questo n consgue che se si è socialisti si è anche comunisti, che non si può essere l'uno senza essere anche l'altro ma che comunque non sono la stessa cosa. Ma un altro ostacolo si pone sulla strada dei giovani che si affacciano a questa corrente, cioè la fusione utopica, e forse allettante, del liberalismo col socialismo e quindi della possibilità di far felici borghesi e proletari insieme.

Ciò è assurdo semplicemente perché gli interessi dei borghesi e quelli dei proletari sono diametralmente opposti, gi uni si arricchiscono sulla povertà degli altri e viceversa. Perciò uno stato così detto "social-democratico" non potrà che fare gli interessi o dell'una o dell'altra fazione, inimicandosi una dell due e così perdendo il consenso di una parte del popolo, che non è univorme ma eterogneo. Quindi dovrebbe assumere un carattere o socialista o liberale e filo-capitalista. Certo non può rimanere sul suo obbiettivo non accontentando nessuno o accontentando a metà una parte, poiché sarebbe invisa ad entrambe le parti e quindi di tratterebe di una situazione impossibile anche per una dittatura.

Dopo ciò la strada è ancora tortuosa, infatti una volta abbracciata la filosofia comunista, certi potrebbero pensare di anticipare i tempi e creare dal nulla lo stato di cose libero e ideal del comunismo senza stato, demolendo lo stato e portandolo a cadere. Questa strada porterebbe alla confusione più totale, perché gli uomini, passando da uno stato di controllo e regolamento si ritroverebbero catapultati in uno senza regole o modi di comortamento sociali, il che a tornare all'eta della pietra, ripercorrendo tutto il percorso, oppure alla restaurazione del vecchio stato di cose. Che differenza c'è tra il comunismo e l'anarchia? La strada con cui si arriva! Infatti il comunismo passa dal socialismo, che tende a rendere lo stato sempre più marginale, fino a farlo estinguere da solo, gli uomini però sarebbero organizzati da se grazie a ciò che hanno imparato dallo stato socialista. L'anarchia porterebbe un cambiamento radicale e repentino troppo elevato e gli uomini si ritroverebbero spaesati, un po' come il malato che deve riabilitarsi a cui verrebbe tolto il bastone nel bel mezzo della cura, facendolo inevitbilmente cadere lasciandolo malato, senza possibilità di aiut, se non la ripresa del sostegn oppure il rimanere a vegetare in terra.

Da piccoli cambiamenti quantitativi vengono sempre generati grandi cambiamenti qualitativi.

Frase fondamentale della scienza socialista, che è anche una regola fondamentale del mondo naturale, e vale anche per i sistemi politici e sociali, sovrastruttrali del sistema economico e per il sistema economico stesso.

Un altro ostacolo che viene a pararsi davanti ai nostri giovani comunisti è quello del nazional-bolscevismo. Intanto ciò nasce da una ignoranza di base, cioè quella che il comunismo sia antitesi del patriottismo (o nazionalismo), questo è assolutamente falso, i comunisti sono patriottici e rivoluzionari, e non entrano in contrasto con i compagni degli altri paesi perché questi non intendonoper patriottismo il seguire ciecamente ciò che la propria patria gli impone, perché essa è governata da persone e da un sistema, non è un ente a se stante. Perciò quando un paese attacca un altro, i comunisti di entrambi i paesi, fondadosi sulla teoria dell'anti-imperialismo, si difendono gli uni di un paese, respigendo il nemico e potreggendo la loro terra e gli altri del paese che attacca sostengono i compagni dell'altro paese, perché l'imperialismo è proprio del sistema capitalistico e sciovinistico della bborghesia e questa per i comunisti del paese deve essere abbattuta per così sconfiggerla e impossessarsi della macchina statale.

E se vi è una guerra tra imperialismi i comunisti non fanno come i normali piccoli-borghesi e non tifano per quella nazione o l'altra, ma piuttosto si coalizzano e minano dall'interno la propria nazione per prenderla e renderla socialista. M il pensiero Nazbol non si ferma a questo e non consiste in questo semplice errore, esos tenta in tutti i modi di fodere il fascismo con il comunismo, due pensieri inconciliabili dalla base, poiché il fascismo (o nazismo) non solo è il braccio armato della borghesia, ma lo dimostra anche dal modo in cui si è affermato e si è comportato. Esso è nato sempre quando il proletariato stava fomentandosi e ingrandendosi, conquistando diritti, per annichilirlo, reprimerlo e abbattendo le sue istituzioni e i suoi diritti, rimpiazzando il vecchio modo liberale borghese e facendolo diventare dittatoriale e autoritario, con il consenso stesso dei liberali, per poi rimpiazzarlo e far tornare la vecchi corrente liberale al potere, per poi tornare quando il bisogno lo indurrà a prendere, ancora una volta, posizione.

Per avvalorare questa tesi, i Nazionlbolscevichi modificano a piacimento i due pensieri, creandone uno distorto, un aborto della natura, e per giustificare il tutto tentano di far coincidere figure comuniste con quelle fasciste, spesso inventando di sana pianta, facendo opinioni e ragionamenti gratuiti, basati su niente, e omettendo volutamente certi particolari.

I problemi e gli ostacoli sono tanti, e riuscire a diventare dei veri comunisti è difficile. La borghesia è riuscita a frammentare i proletari, facendone cadere alcuni dalla sua parte, arricchendoli poco più degli altri, creando miti di genocidi con numeri spropositati e inverosimili, facendo credere e avvalorando la tesi che il mondo non sia diviso per interessi, ma tra bene e male, e che alcuni uomini nascono malvagi e vogliono solo vedere bruciare il mondo nel complesso. Se si credono a tutte queste menzogne non si può diventare comunisti, ma non serve essere onniscienti per svelare i misteri e far cadere l maschere che la borghesia crea col tempo, ed una delle prime cose che un buon compagno deve tener presente per riuscire a non cadere in simili trappole, è che la società attuale non è imperitura e innata, ma ha un inizio e una fine, e questa società è in lotta con quella emergente, in guerra costante, così come i borghesi con i signori feudali al tempo del medioevo, così i proletari con i borghesi oggi.

Tenendo presente questo, che siamo nel bel mezzo di una guerra silenziosa a volte, rumorosa altre, si prenda atto che la verità è sempre concreta(V.I.Lenin) e che va cercat con costanza, nessuno la serve su un piatto d'argento integra e pura.
 
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