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| C'è bisogno di socialismo
C'è bisogno di qualcosa che liberi le fascie più deboli della popolazione, quelle proletarie, dallo sfruttamento selvaggio, dalla miseria e dallo spettro della disoccupazione dilagante. Qualcosa che tiri fuori l'Italia dalla crisi mondiale, tagli la testa all'attuale stato di cose gerarchico che garantisce una vita dignitosa solo dalle classi alte dei politici, degli imprenditori, degli investitori e dei grandi dirigenti d'industria, li declassi e capovolga l'attuale sistema sociale. Ciò che può garantirci questo è l'unico sistema che, nella storia, è riuscito ad equiparare e superare il sistema socialista degli attuali stati occindetali, il socialismo. Non c'è bisogno di un fenomeno nuovo di per sè, il socialismo deve essere riscoperto come programma cosciente, consapevole acquisizione di ciò che accade attorno al proletario, allo sfruttato, e il suo ruolo storico e sociale, in opposizione a chi vorrebbe sminuirlo, equipararlo come importanza a quello borghese o condannarlo all'impossibilità di rivalsa e movimento autonomo senza che vi siano burattinai dietro.
La costante ricerca di un nuovo movimento sociale e di una nuova struttura sociale è comune in molti giovani interessati agli avvenimenti che li circondano, ma spesso questi si approcciano alla sovrastruttura politica e puntano al suo cambiamento e non a quello della base e della struttura in se. Non può che avvenire un disastro, poiché vengono a crearsi tantissime correnti di pensiero autonome, che prendono esempio da sovrastrutture statali "meno peggio" delle altre e, inevitabilmente, non si riesce più a riconoscere un vero cambiamento sociale da semplici "rammendamenti" della vecchia struttura, mascherata e ristrutturata per farla sembrare nuova e sfavillante. Il problema della politica intrapresa senza studio e analisi della società moderna crea incomprensioni sulla causa di certi avvenimenti, deviazioni di pensiero personali che, non contenuti in un involucro politico preciso, nato dallo studio e dalla comprensione della connessione degli avvenimenti mondiali generali, e dall'unione stretta tra politica, economia e cultura, danno vita e lasciano libero spazio di posizioni, a volte le une opposta alle altre, e così fa nascere contraddizioni che non faranno altro che minare il pensiero sul nascere e renderlo impossibile. Facendo così il giovane non potrà che rifugiarsi dietro un utopia tutta sua, al di fuori della storia e dei rapporti sociali, irrealizzabile e prenderà coscienza dell'irrealizzabilità dell'idea, sprofondando nell'apatia politica e facendosi trascinare dall'attuale dirigenza, poiché non c'è alternativa, oppure li spingerà a cercare altr...Read the whole post... |
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